Bei momentiInterviste

Un tipo da Marocco (intervista a Jamil)

Qualche giorno fa ho fatto due chiacchiere al telefono con Jamil.

Il King Del Bong in questo momento è lanciatissimo: il video di “Scarpe Da Pusher“, primo estratto del prossimo album “Black Book 2“, ha già totalizzato oltre 750.000 views in un mese, da oggi pomeriggio è fuori “OG”, seconda anticipazione del disco e tra pochissimi giorni partirà il summer tour che lo vedrà impegnato per tutta l’estate.

 

Il video di “Scarpe da Pusher” ha superato le più rosee previsioni, te l’aspettavi un riscontro così positivo o sei rimasto sorpreso anche tu ?

Sono molto contento e altrettanto sorpreso, avevo fatto di tutto affinché  le cose andassero bene, ho investito soldi e soprattutto tempo. Quando dico che ho fatto di tutto intendo proprio di tutto, in senso letterale: questo video l’ho pensato, l’ho scritto, ho deciso il montaggio.. insomma mi sono sbattuto come mai prima d’ora per un video.

A maggior ragione dev’essere una bella soddisfazione, proprio adesso che, non tutti lo sanno, sei completamente indipendente ovvero non supportato da alcuna etichetta e fai sostanzialmente da manager di te stesso. Ovviamente però non fai tutto da solo, con chi lavori  ?

Certo, ovviamente non faccio tutto da solo. Innanzitutto con Black TJaws che sono i due producer che hanno curato la realizzazione del disco, poi a livello organizzativo per le serate c’è A/R Solo Bombe, producer del brano “King Del Bong”, che è già stato in giro per tutta Italia sia con Mondo Marcio, ma anche con altri come ad esempio E Green; a lui ho deciso di affidare il booking per quest’estate e più in generale per il nuovo album.

Quando esce il disco ? Come si è svolta e quanto è durata la lavorazione ?

Dopo l’estate, non ho ancora una data precisa. L’ ho registrato interamente a  Milano, sono stato lì un mese. Abbiamo preso una casa sopra lo studio che avevamo affittato e abbiamo passato tantissime notti a registrare. Eravamo io, Black T, Jaws e il grandissimo Alexander Fizzotti, il fonico che ha curato mix e master del disco, per un mese è stato con me a registrare, arrangiare, mixare e creare i vari effetti proprio come li avevo in mente.

A livello di sound  e di tematiche cosa dobbiamo aspettarci ?  “Scarpe da Pusher” e “OG” sono abbastanza emblematiche rispetto a quello che sarà il contenuto di “Black Book 2” ?

Per niente, (ndr ride) Black Book 2 sarà un disco a 360°, non un disco trap come qualcuno potrebbe pensare dopo le prime anticipazioni. Ci saranno anche pezzi prettamente rap boom-bap in stile Black Book.

 

Anche perchè essendo intitolato “Black Book 2” se non ci fosse nulla di simile a Black Book.. uno magari ci rimane male..

Si, il titolo è Black Book 2, ma ovviamente questa è un’ altra storia, o meglio, un altro capitolo della stessa storia. Black Book è uscito nel 2012, ovviamente non posso fare la musica del 2012 nel 2016,  ci sarà roba più trap, altra roba più boombap e ovviamente dei pezzi “rock-rap”, sarà un disco molto vario.

Chi mi ascolta sa quanto amo spaziare tra i generi e gli stili, ovviamente l’ho fatto anche in questo disco.  Il filo conduttore di Black Book 2, il collante di tutti questi generi  sarà sempre e comunque uno soltanto: l’ Hardcore, quello lo troverete in ogni barra. E’ una mia costante, anche quando faccio un pezzo su una base trap, comunque si sente che ci rappo sopra in maniera hardcore.

Infatti la cosa che si nota subito pensando a Scarpe da Pusher è che è un pezzo Trap ma non ha nulla a che vedere con la trap “cantata” che va per la maggiore adesso in Italia, una trap infarcita di auto-tune, strumento che tu non hai mai utilizzato.. sarà così anche stavolta o un pochettino di auto-tune ce lo ritroveremo nel disco ?

Schermata 2016-05-25 alle 13.10.06

Sulla mia voce non ci sarà mai neanche una punta di auto-tune “Mai andato a un talent show, mai usato l’auto-tune” poi ovviamente nel disco capiterà di sentirlo in qualche featuring, ma non sulla mia voce, mai.

Rispetto al tuo ultimo album  “Il Nirvana” la scena rap italiana è completamente stravolta, sta cambiando tutto, ci sono tanti artisti giovani che stanno prendendo spazio e di conseguenza questo nuovo panorama  ha determinato un sostanziale cambiamento –oltre che un significativo ampliamento– del pubblico. Come ti trovi in questo nuovo ambiente ?

Bene, sono contento che la cosa si stia allargando, come potrei non esserlo ? La cosa di cui sono più felice è che vedo finalmente un po’ di colore. Spiego meglio: c’è molta più street-attitude, c’è un’ atmosfera  più “multietnica”,  ci sono tanti giovani marocchini, tunisini, arabi, nordafricani o comunque figli di immigrati che riescono a farsi apprezzare e questa secondo me è veramente una roba figa, ci stiamo internazionalizzando finalmente.

Per certi versi sta succedendo, con le dovute proporzioni, quello che è successo in Francia, 10/15 anni fa, poi lì c’è stato un fenomeno migratorio di ben altra portata che ha amplificato e velocizzato il tutto.

Esatto, e a me questo fa veramente tanto piacere.

Schermata 2016-05-25 alle 10.06.24

In questo momento in Italia c’è una sorta di guerra non dichiarata, o magari dichiarata solo in parte, tra alcune nuove leve che fanno trap parlando di abuso di droghe pesanti ed alcuni pilastri della vecchia scuola che per questo li accusano di lanciare messaggi troppo diseducativi, soprattutto tenendo conto del fatto che l’età media del pubblico si è notevolmente abbassata. Pensi che queste critiche potrebbero toccare anche te ? Cosa ti sentiresti di rispondere ?

In linea di massima apprezzo chi fa rap lanciando messaggi positivi come apprezzo chi racconta la sua vita, l’importante è raccontare la verità. Quando faccio un album cerco di non fare dieci pezzi che parlano solo di droga, allo stesso tempo non credo sia necessario usare per forza una base del 1991 per lasciare un messaggio. L’ideale sarebbe fare coincidere le due cose.

Jamil in studio con Alexander Fizzotti

Jamil in studio con Alexander Fizzotti

Ed è quello che hai fatto in Black Book 2 immagino.

Certo,  ho provato a lanciare messaggi positivi, ma ovviamente non mi sono fatto alcun problema a raccontare la realtà che vivo, d’altronde è ciò che ho sempre fatto:  in Black Book 2 troverete canzoni che parlano di weed ma troverete anche pezzi che invitano a non esagerare, tracce per certi versi “motivazionali” che incitano a credere in se stessi, e tanto altro.. non sarà assolutamente un disco incentrato sulla droga.

Poi ripeto, a me piace questa nuova tendenza street, io l’ho sempre vissuta  ma ho anche grande rispetto per chi magari c’è da prima e prova dare altro genere di messaggi. Il mondo è bello perchè è vario, la musica è bella perchè è varia, a me piace ascoltare la roba fresca, magari il sabato sera metto su il pezzo di uno che dice che si fuma e si balla poi in un altro momento ascolto roba più riflessiva.

A livello di collaborazioni/ featuring di Black Book 2 puoi dirci qualcosa ? Circolano parecchie voci in seguito ad un paio di foto che hai pubblicato su Facebook con qualche rapper di Roma.. Cosa bolle in pentola ?

Ti riferisci ad Achille Lauro e CaneSecco ?

Yes.

Confermo, nel disco ci saranno entrambi, e te ne dico pure un altro che ancora non sa nessuno: Ntò. Per quanto riguarda quest’ultimo in particolare volevo cogliere l’occasione per ringraziarlo di cuore perché sono stato onoratissimo di aver fatto un pezzo con lui,  la traccia sarà molto street, era una cosa che volevo fare da tantissimo tempo, finalmente ci sono riuscito e ne sono veramente felice.

Per il feat con CaneSecco invece cosa dobbiamo aspettarci ?

Quella è una traccia diversa, rientra nel discorso che facevo prima, si parla di erba ma abbiamo provato a farlo in maniera matura, cercando di dire qualcosa di intelligente evidenziando tutte le sfaccettature del discorso.  Io e CaneSecco siamo molto simili in questo senso, siamo due fumatori a dir poco accaniti e quando ci beccavamo all HHtv party finivamo sempre in bagno a fumare insieme.. questo pezzo mi sembrava veramente giusto ed adeguato per lui, quindi ho pensato di chiamarlo, tutti i feat del disco sono nati così, non ce ne è uno forzato o fatto per convenienza.

Ci sono altri feat nel disco ?

Si tanti, gente con cui non ho mai collaborato prima, ma preferisco ancora non svelarli.

Schermata 2016-05-25 alle 13.10.43

Parlaci un po’ del tour estivo. Quando parte ? Che zone d’Italia toccherà ? Che pezzi porterai in giro visto che il disco non sarà ancora uscito ?

Dal 28 maggio sono in tour per tutta l’estate, di materiale da suonare oltre alla roba vecchia ce ne è perchè dopo il Nirvana non mi sono mai fermato, ho sempre pubblicato inediti. Andremo in tutta Italia, speriamo anche nelle isole, ci stimo lavorando.

Andiamo un po’ indietro nel tempo,  ti va di raccontarci i tuoi inizi da rapper ? E più in generale il tuo approccio al rap ? Tempo fa ho letto un’intervista dove parlavi dei tuoi primi anni da ascoltatore abbastanza atipico, sicuramente vale la pena spenderci qualche parola:

Io da ragazzino ho visto Jovanotti in televisione e mi sono subito appassionato alle rime, ho pensato di essere in grado di farle meglio di lui.. insomma, vista la concorrenza pensavo di svoltare facile, allora ho iniziato a scrivere. Poi ho fatte sentire le mie rime ad un mio amico, spiegando che secondo me erano molto più fighe di quelle di Jovanotti.. e  il mio amico che il Rap a differenza mia lo conosceva mi ha detto “Ma che sei scemo ? In Italia è pieno di Rapper solo che in Tv non ci sono”. Io ero un bambino, stavo alle medie, rappavo in classe  facendo insulti ai prof, robe del genere.. neanche usavo internet all’epoca, non avevo idea dell’esistenza di tutti questi rapper. Da quel momento iniziai a scaricare di tutto.

Chi ascoltavi all’inizio ?

Da ragazzino il primo vero rapper italiano che ho sentito è stato Zampini, anche lui di Verona, poi da li attraverso i feat di Zampa ho iniziato ad ascoltare la scena milanese fino ad arrivare alla roba di Vacca che parlando di canne e strada mi ha subito colpito..ho ascoltato anche Inoki, penso che lui sia un vero Rapper.

Al di fuori dello scazzo con Vacca, i suoi testi mi rispecchiano e mi piace anche il suo modo di essere competitivo. Non penso sia una sorpresa per chi mi conosce, nel  pezzo “Hardcore” ho nominato anche lui. Poi non ricordo di essermi ascoltato tanti altri rapper anche perche’ ho sempre preferito ascoltarmi il Rock, gruppi come i Nirvana, Marylin Manson ecc dai quali ho preso tanta ispirazione per le mie canzoni.

Jaws, Jamil e Black T

Jaws, Jamil e Black T

Poi sei diventato una sorta di figlioccio artistico per Vacca..  come è successo ?

Ma guarda tutto in maniera abbastanza naturale. Dopo che avevo fatto uscire i primi video ci siamo sentiti, mi ha invitato ad aprire una sua serata, ci siamo conosciuti ed è nato tutto molto spontaneamente.

In Giamaica a trovarlo ci sei mai andato ?

No mai, il viaggio è troppo lungo, 12 ore, non riesco a stare così tanto senza fumare, poi sono 12 ore solo in teoria, ma se calcoli il tempo di andare all’ aeroporto, i ritardi, gli imprevisti.. è troppo. Non lo farò mai. Poi in generale non sono un tipo da Giamaica, io sono più da Olanda.. o da Marocco.

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