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Sette anni fa usciva “Quello che Vi Consiglio”, primo capitolo di una serie di mixtape che hanno fatto storia e scuola

Articolo scritto in data 16/10/16.

Era il 16 ottobre 2009 quando sul sito della Honiro veniva caricato il primo capitolo di una serie/saga di mixtape che nel corso degli anni sarebbe entrata prepotentemente nel immaginario hip hop italiano, permettendo a Gemitaiz di scrivere una storia che continua ancora ad oggi, una delle più longeve e costanti dell’attuale panorama rap italiano.

Tutto è relativo, ma in linea di massima non si può contestare chi dice che i “QVC” (o QCVC, come vi pare)  siano entrati nel cuore dei fans ancor più degli album ufficiali.

Il tape contiene dei pezzi di storia, come “E’ morto”, un inno hip hop, uno dei pezzi più positivi della storia del rap italiano a dispetto del titolo, ma anche pezzi che determinarono grandi polemiche come “34 rime pe spiegatte quanto sei bianco”, primi capitoli di saghe importanti come “Veleno”firmato assieme a MadMan, bombe come “Cattivo” con CaneSecco o “Top of The World”, senza dimenticare la leggendaria ghost track che “Se stai troppo fatto tanto non la trovi” dove “Sul pezzo originale ci sta un negro che canta […] che dice tutte cose belle, tutto intonato”, e soprattutto “Me basta Questo”.

Erano altri tempi, così lontani che il “”Mi Fist”” di Gemitaiz, ovvero il lavoro utilizzato negli anni seguenti dai fans della prima ora per rivendicare il fatto che Gem fosse “meglio prima” sarebbe stato rappresentato dal secondo capitolo (QVC2) più che dal primo; era un altro mondo, c’era un altro modo di intendere il rap, genere all’epoca seguito da una nicchia che aveva un interesse nel mercato musicale minimo; chi rappava all’ epoca  con ogni probabilità non immaginava l’esplosione mainstream degli anni seguenti, Gemitaiz incluso.

Il rapper romano classe 1988 da allora di strada ne ha fatta parecchia, continuando a sfornare canzoni senza sosta, rimanendo per certi versi confinato all’interno delle mura capitoline fino al 2012/2013, biennio in cui il Rap italiano è esploso, e Gemitaiz, fresco di firma con Tanta Roba è stato sicuramente tra quelli che hanno più beneficiato di questo ampliamento del pubblico, fatto molto spesso sottolineato dai suoi detrattori.



Nel grafico di google trends potete osservare un significativo incremento delle ricerche su Gemitaiz nel 2013, il picco massimo di gennaio 2014 corrisponde al periodo in cui il rapper era agli arresti domiciliari.

Insomma, il Gemitaiz dei primi “consigli” era ben lontano dal successo mediatico che sarebbe seguito, tanto quanto il rap italiano era lontano dagli attuali numeri, ma non è questione di meglio o peggio, è semplicemente questione di tempo che passa, di un disco che continua a fartela “prendere a bene” (semict) ogni volta che lo ascolti, che ti riporta indietro nel tempo e ti fa rivivere le emozioni che avevi dimenticato, ma ti fa anche capire che non torneranno più ed ogni volta è una fottutissima nostalgia. Certe cose non si possono spiegare, chi ha vissuto quel periodo e quel disco sa bene che non potrà mai levarselo dal cuore

Tanti auguri a “Quello che vi Consiglio”

01. Intro
02. 34 Rime pè spiegatte quanto sei bianco
03. Faccio questo
04. E’ morto
05. Nun c’è la fai feat. Gose
06. Basta feat. Etto
07. Se Preferisco
08. La penso così
09. Veleno feat. Madman
10. Quello c vi consiglio
11. Hallelujah feat. Jesto & Maut
12. Fatti feat. Pinto
13. Sperare feat. Jimmy
14. Cattivo (Canesecco)
15. Me basta questo (prod. 3D)
16. Superman
17. Tribute
18. Watch how it go down
19. Top of the world
20. Outro
21. Ghost Track

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