
All Doggs go to Heaven, la storia di Nate Dogg
Trovare una categoria nella quale inserire Nate Dogg è sempre stata l’impresa più ardua per qualsiasi critico musicale. Troppo melodico per etichettarlo come rapper, troppo “ghetto” per considerarlo un classico cantante, avvinghiato a quel suo charme “gangsta” che ne fa ancora oggi, a cinque anni dalla sua morte, una delle

Chi era l’uomo che sparò a Tupac ? La storia di Orlando Anderson
Vent’anni fa, la comunità hip-hop ed il mondo intero hanno dovuto dire addio allo straordinario Tupac Shakur, perito sotto i colpi d’arma da fuoco esplosi dall’interno di una Cadillac bianca, la sera del 7 settembre 1996, in una trafficata strada di Las Vegas, subito dopo l’incontro di boxe tra Mike

Christmas on Death Row: un’ agrodolce storia di Natale
Questa è una storia di Natale, una di quelle favole piacevoli da ascoltare al caldo del camino, ma anche impregnate di nostalgia e sentimentalismo, danzanti sul sottilissimo confine tra leggenda e mito: oggi parliamo di “Christmas on Death Row”. A fine 1996, nel bel mezzo di un turbine burocratico che

La storia della Death Row Records tra malavita, soldi e sete di potere (parte 2)
CLICCA QUI PER LA PARTE UNO Harry-O e David Kenner: nasce la Death Row Records David Kenner era un abilissimo avvocato di Encino (California), ed esercitava la professione dal lontano 1968; carismatico e scaltro, aveva l’abitudine di instaurare con i suoi facoltosi clienti un rapporto molto stretto, il che lo

La storia della Death Row Records tra malavita, soldi e sete di potere (parte 1)
Premesse storiche Dopo l’uscita di “Niggaz4Life” (1991), gli N.W.A erano ormai arrivati ad un punto di rottura totale. Perso Ice Cube, anche Dr. Dre non riusciva più a sopportare l’idea di non ricevere il giusto compenso per il suo egregio lavoro alla Ruthless Records: il gruppo, com’era già noto dai

La verità su Tupac e la Death Row Records
Chi ha avuto modo di conoscerlo attraverso i suoi ultimi lavori ante mortem (“All Eyez On Me” e “The Don Killuminati: The 7 Day Theory”) avrà certamente percepito l’orgogliosa enfasi con cui Tupac rivendicava la sua appartenenza alla “grande famiglia” della Death Row Records, davanti alle attente telecamere di MTV